Il testo in polacco ha creato qualche difficolta di comprensione per ii pubblico
VENEZIA - Non ho mai avuto il piacere, non presentandosene l'occasione, di imparare il polacco. Fatta eccezione (scrivo come pronuncio) per "pivo" - birra, "woda" - acqua, "niema" - non c'e, e "cienquie" - grazie, per me questa lingua rimane pressocche un mistero. Lo stesso problema, a giudicare dal numero di poltrone abbandonate dopo pochi minuti dispettacolo, immagino l'abbiamo avuto buona parte degli spettatori di "Jacques le fataliste" di Diderot, riscritto per il palcoscenico, in polacco, da Żelenski, e messo in scena al Ridotto dal Teatro drammatico di Varsavia con la regia di Witold Zatorski. Peró, con un po' di pazienza e di buona volonta, anche la barriera linguistica si puo superare. E quanti hanno resistito sino alla fine dello spettacolo non si sono affatto pentiti dello sforzo. Gli applausi agli otto interpreti del testo, un misto tra il copione teatrale e il saggio filosofico, sono arrivati puntuali e calorosi. Dell'opera di Denis Diderot, pubblicata postuma con il t